La materia è normata in Europa dall’ADR, che prevede anche la formazione del personale addetto
Secondo le prime ricostruzioni, l’autocisterna che ha scatenato ieri (6 agosto) a Bologna un’apocalisse di fuoco sulla A14 all’altezza di Borgo Panigale stava trasportando gpl. Dal video diffuso dalla polizia di Stato sembrerebbe che il mezzo, prima di scontrarsi con il camion in fila davanti, non abbia nemmeno accennato a rallentare. Spetterà alle indagini della procura stabilire le cause dell’impatto e dell’inferno che ne è scaturito.
Quel che pare già acclarato è che l’autocisterna stesse trasportando, appunto, gpl ovvero gas di petrolio liquefatti. Da capire con certezza la quantità, anche se si tratta di un dato piuttosto ininfluente poiché la forte esplosione vi sarebbe stata in ogni caso. A Bologna sembrerebbe, infatti – secondo l’Ansa – si sia verificata una commistione delle eventualità più pericolose che possano accadere in situazioni del genere. Ovvero lo scoppio del veicolo per ‘pool fire’ – cioè per accensione di una pozza di gas liquefatto – e quella del ‘jet fire’. E, cioè, una perdita di vapori in forte pressione che viene accesa da altre fiamme provocando, poi, lo scoppio di tutto il serbatoio.
Cosa prevede l’ADR
Il trasporto internazionale di gpl – considerato merce pericolosa su strada – è regolato a livello comunitario dalle norme ADR del 1957, ratificato in Italia dalle legge 1829/1962 e aggiornate periodicamente.
L’accordo europeo stabilisce tutta una serie di procedure, limitazioni e finanche tratta la formazione del personale addetto al trasporto. In particolare l’ADR classifica, ad esempio, le sostanze pericolose in riferimento al trasporto su strada e le condizioni di imballaggio delle merci. Precisa inoltre i requisiti per i mezzi e per il trasporto e l’abilitazione dei conducenti.
Indica poi le modalità costruttive dei veicoli e delle cisterne. I mezzi, del resto, devono essere realizzati e commercializzati secondo quanto previsto dalla norma UNI EN 12493. Fra le varie prove cui devono sottostare i mezzi, vi sono anche quelle dei serbatoi in acciaio saldato per cisterne stradali per gpl. Va da sé che, a prescindere da quanto accaduto a Bologna (ancora, come detto, da stabilire), la manutenzione di questi mezzi – dunque la loro perpetua conformità alle norme vigenti – deve essere costante e in grado di sopportare qualsiasi imprevisto, all’ordine del giorno nella circolazione stradale.